Ciao, sono fabrizio faraco

+ valore delle persone

+ creatività in azione

+ risultati di business

n.b. esattamente in questo ordine

Qualcosa su di me

Fabrizio Faraco: uno strategist che è passato in tanti mondi

Ho vissuto in tanti mondi: dalla “old economy” caratterizzata dalla “Sfida manageriale” alla prima “new economy” caratterizzata dalla “Information society”; dalla ricerca italiana (ENEA), alla ricerca applicata statunitense (MIT), dal mainframe (CMS IBM) ai primi personal computer di cui ho condiviso la nascita (ero negli States negli anni ’80 e ho conosciuto i guru di allora: Felsenstein, Kildall, Jobs e Gates, tra gli altri); dal tecnico al manageriale, dalle risorse umane al marketing, Una vita di esperienze finalizzate tutte alle competenze d’impresa e di marketing.
Oggi sono facilitatore certificato Lego® Serious Play®, Design Sprint e Design Thinking, mentor, project manager, formatore e comunicatore. Questo tutto insieme mi consente di aiutare le aziende a sviluppare innovazione, utile e che porta risultati, e non quella buona solo da appendere alle pareti delle reception.

LA mia CASSETTA DEGLI ATTREZZI
Fabrizio Faraco è Senior Partner per l'Italia di Trivium International
Senior partner

GLI ESPERTI GLOBALI DEL METODO LEGO® SERIOUS PLAY®

Sono Senior Partner per l’Italia di Trivium International, il team di facilitatori guidato da Per Kristiansen, co-ideatore del metodo Lego® Serious Play®. Trivium International è l’organizzazione di riferimento a livello mondiale nel lavoro con strategie dinamiche, gestione del cambiamento e sviluppo della leadership basate sul metodo Lego® Serious Play®.

#rewireyourbrain #rewirebusiness #rewirestrategy #rewirebusiness

FAcilitiamo in uno sprint

ACCENDERE LA CREATIVITA’
FAR ACCADERE LE COSE

Con il mio socio Andrea Romoli abbiamo fondato InSprint per offrire attività di facilitazione, consulenza, formazione e mentorship a imprese, enti, onlus e associazioni. Il nostro focus è rivolto alla trasformazione dei modelli di leadership, per aiutare ad abbandonare definitivamente gli stili di comando ottocenteschi ancora imperanti, ed alla valorizzazione della risorsa più preziosa di ogni organizzazione, il vero asset strategico: le persone che ci lavorano ogni giorno.

#legoseriousplay #businessagility #facilitationdesign #conoscenzatacita

Fabrizio Faraco e Andrea Romoli

Facilitation Design

La facilitazione di workshop è l’atto di fornire una guida obiettiva e discreta a un gruppo al fine di progredire in modo collaborativo verso un obiettivo. Il ruolo del facilitatore è pianificare e condurre attività con istruzioni per aiutare il gruppo a pensare insieme al meglio, evitando il group thinking. Facilitare non significa prendere in carico e dettare il risultato, ma piuttosto consentire a ciascun partecipante di contribuire in modo completo ed equo e consentire un risultato condiviso e collaborativo in cui il gruppo si impegna. I facilitatori devono fare un passo indietro dal contribuire, per concentrarsi esclusivamente sul processo del gruppo. Facilitare non è generare personalmente un’idea superbamente creativa, né prendere le decisioni corrette. Il compito del facilitatore è fare in modo che i partecipanti creino le migliori idee possibili e prendano le migliori decisioni possibili.

Tradotto da Nielsen Norman Group – Workshop Facilitation 101
TOOLBOX

Lego® Serious Play®

Lego® Serious Play® è un metodo ideato da Robert Rasmussen e Per Kristiansen che utilizza i famosi mattoncini per pensare in prospettiva – perspective thinking – e aumentare la fiducia creativa – creative confidence.
Pensare, comunicare e risolvere i problemi costruendo un modello 3D, prima che qualsiasi partecipante abbia già espresso la sua posizione, porta davvero le nostre intuizioni e idee a un altro livello. Fornisce uno spazio sicuro e un processo efficiente e mirato, accendendo le possibilità attraverso il gioco e l’esplorazione e permettendo a tutti i partecipanti di beneficiare della diversità.
Lego® Serious Play® aiuta a costruire business migliori.

Design Thinking

Il Design Thinking, o meglio human centered design, è una metodologia per il creative problem solving sviluppata dagli anni 90 da IDEO e dalla d.school di Stanford. Si basa sulla costruzione di una profonda empatia con le persone per cui stai progettando, e si applica:
generando molte idee possibili
costruendo e testando prototipi
inserendo le nuove soluzioni nella realtà
raccogliendone i feedback per migliorarle ulteriormente
Questo approccio mette insieme ciò che è desiderabile dal punto di vista umano con ciò che è tecnologicamente fattibile ed economicamente sostenibile.

Design Sprint

Ideato da Jake Knapp in Google e perfezionato nella versione 2.0 dallo stesso insieme ad AJ&Smart di Berlino, Design Sprint è il metodo che aiuta a costruire e verificare ogni tipo di idea in soli 4 giorni. Nessuna magia ma una precisa sequenza per fare chiarezza intorno ad una idea, stabilire le priorità, prendere decisioni e dare vita a qualcosa che gli utenti amano e le aziende apprezzano.
Quante volte un progetto ha prodotto solo carta, o ha impegnato parecchie persone ed è durato mesi prima di deciderne la chiusura? Oppure è durato molto tempo prima di capire la direzione giusta da prendere per svilupparlo seriamente? Queste esperienze hanno grandi costi, non solo economici, ma soprattutto sul “morale” nelle aziende. Infatti, i cicli di sviluppo del prodotto sono troppo lunghi, causando la perdita di entusiasmo e concentrazione dei team.
Il Design Sprint comprime potenzialmente mesi di lavoro in pochi giorni, con risultati sorprendenti.

Business Agility

A differenza delle varie “trasformazioni” (digitali, agili e chi più ne ha ne metta), l’approccio bottom up della Business Agility messo a punto da In Sprint è immediatamente applicabile e garantisce una estesa diffusione semplicemente perché basata sui risultati raggiunti. Meno riunioni, più efficaci, con risultati immediatamente spendibili e condivisibili, insieme ad una forte ownership, fa la differenza. E non serve il permesso dei vertici delle organizzazioni, visto che se si producono risultati migliori e in meno tempo, chiunque a qualsiasi livello, non potrà che apprezzarlo.
Con il termine Business Agility intendiamo un mindset orientato al risultato finale – perché facciamo ciò che facciamo – in cui tutti i membri di un team diano il proprio contributo al suo raggiungimento. Si attua attraverso una sequenze di microstrutture (esercizi) a partire dagli obiettivi del gruppo. Una modalità più efficace nell’agire, ideale per contesti sempre più complessi dove le aziende e i team si trovano a dover operare.